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SE GLI ANGELI
ora che il piano si è dilatato come un'onda
-parlo dello spazio tra noi- che ne sarà delle parole appese
nate morte e d'arroganza separate dalla lingua
dall'immaturo battito cosciente solo di memorie e vuoti da riempire
non importa di cosa come se tutti i volti avessero la stessa bocca
c'è gente là fuori che necessariamente vuol dare un senso a tutto
se gli angeli smettessero di volare il cielo ci cadrebbe addosso
e nemmeno centomila seni/cariatidi reggerebbero la corsa
forse un sorriso che spazzi via le cartacce dal balcone oppure
l'ascoltarsi senza condizioni finché dura questo camminarsi dentro
Poesia di Sebastiano Patanè
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